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Tavolo Minori, Relazione finale

Il Tavolo Minori è stato la sede di confronto su tre aree di interesse quali l’Age Verification, la lotta al Child Sexual Abuse Material e Algoritmo e Governo dei Dati. Al termine dei lavori il Tavolo ha individuato tre azioni e sfide che sono riassunte nella seguente relazione.

RELAZIONE FINALE

Il tavolo tematico sui minori ha unito al suo interno attori diversi ma concentrati su un unico obiettivo, quello del benessere di bambini e adolescenti nel mondo digitale. Al giorno d’oggi, costruire un mondo digitale che sia sicuro e protetto è lo scopo da perseguire, non solo per gli adulti di riferimento, ma per tutta la società.

A tal fine sono state delineate 3 grandi sfide che il tavolo tematico minori vuole affrontare attraverso la predisposizione di misure di contrasto efficienti, in collaborazione con tutti i settori della società che contribuiscono alla mission, tra cui le Forze dell’Ordine e le aziende. Il lavoro sinergico e la presenza di punti di vista e di operatività diversi consentono di analizzare oggettivamente le sfide individuate all’interno del tavolo:

  1. Age Verification, un tema che si trova in un punto chiave nel bilanciamento tra il diritto alla privacy e la tutela dei minori e che è comune a tutte le tematiche che riguardano l’infanzia, dal Gaming al gioco d’azzardo, dall’accesso ai siti web agli acquisti online;
  2. Contrasto alla diffusione del Child Sexual Abuse Material (CSAM), tema estremamente delicato che richiede anch’esso un’attenta riflessione sul bilanciamento tra privacy e controllo . L’azione di prevenzione e contrasto contro tale crimine necessita di un allineamento e un aggiornamento delle diverse questioni in sospeso, soprattutto in vista dei cambiamenti legislativi in atto soprattutto in ambito europeo;
  3. Algoritmo e Governo dei Dati: il tema dell’utilizzo di sistemi di Intelligenza Artificiale (AI) nel trattamento di dati personali è quanto mai aperto e dibattuto in diversi contesti e riguarda anche bambini e adolescenti. Perché se da una parte formalmente i dati che li riguardano non sono accessibili, in realtà tali barriere vengono normalmente superate e anche i dati dei più piccoli sono utilizzati nel contesto delle attività di mercato. La Children Datafication è ormai un fenomeno
    conosciuto poiché i dati dei bambini e degli adolescenti sono fonte di proficui guadagni, soprattutto in un momento in cui, a causa del covid, gli stessi hanno trascorso la maggior parte del loro tempo in rete anche per via della DaD.

 

Queste sfide possono essere affrontate utilizzando strumenti semplici che portino a tutelare i ragazzi sia al momento dell’accesso alla rete internet sia con riguardo alla loro permanenza online.
Si tratterà quindi di elaborare sistemi di age verification che possano essere al tempo stesso proporzionati ed utili alle finalità perseguite. A supporto di ciò dovranno essere implementati algoritmi interni, verifiche e policy che aiutino ad individuare la fascia d’età degli utenti online così da offrire, attraverso algoritmi trasparenti, contenuti adatti e sempre più idonei ai bambini.

Occorrerà, inoltre, alla vigilia di alcuni provvedimenti europei che stanno per essere adottati nel campo della privacy e della tutela dell’infanzia, che i diversi Stati si dotino di norme di contenuto simile, anche al fine di garantire una maggiore sinergia tra enti di diversa natura. Ciò, anche mediante l’introduzione e l’ampliamento di sistemi a tutela dei minori che rendano sicura la loro esperienza di navigazione online.

Le strategie alle quali si fa riferimento sono due: da un lato, portare avanti un piano di formazione verso le figure di riferimento per bambini e adolescenti (genitori, tutor, parenti, insegnanti, coach),
ovvero le persone chiamate ad educarli; dall’altro lato, costruire sistemi tecnologici secondo una logica di safety by design che consentano agli utenti più piccoli, ma anche ai grandi, di poter vivere nella rete delle esperienze protette.

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