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Grazie e buon viaggio!

Si è chiuso il sipario su State of privacy ‘22. Troppo presto per ogni bilancio, valutazione, giudizio.

C’è bisogno di lasciar sedimentare le emozioni e le sensazioni.

Ma è, invece, il momento giusto per i ringraziamenti e per raccontare cosa succede adesso.

I ringraziamenti sono tanti, tutti necessari e tutti egualmente sinceri.

Il primo è per i duecentocinquanta rappresentanti di altrettanti stakeholder pubblici e privati che hanno affollato la sala delle locomotive storiche del museo delle Ferrovie non per un saluto, non per due chiacchiere, non per dire che c’erano, non per stringere qualche mano, non per farsi notare ma per lavorare per un’intera giornata, condividere idee, opinioni, punti di vista, preoccupazioni e opportunità, confrontarsi tra di loro e con i rappresentanti dell’Autorità Garante presenti a ciascuno dei diciassette tavoli tematici.

Senza di loro State of privacy sarebbe stato un evento qualsiasi.

Ma lo stesso ringraziamento merita anche chi non era fisicamente presente a Pietrarsa – tanti di più naturalmente di quelli che c’erano – perché lo spazio era limitato e non si poteva esserci tutti, perché per quanto si sia fatto il possibile per essere inclusivi, si è trattato di invitare qualcuno, non invitando qualcun altro e il processo di identificazione di stakeholder e esperti, pur per quanto possibile, bottom up è stato, pur sempre, un processo imperfetto, selettivo, che ha lasciato fuori qualcuno e portato all’invito di qualcun altro senza che necessariamente il secondo avesse più da dire del primo.

Eppure, nella più parte dei casi, con pochissime, comprensibili, eccezioni, la più parte di chi non c’era ha, comunque, fatto il tifo per il buon esito dell’evento, ha manifestato il desiderio di essere coinvolta più avanti, si è congratulata per l’idea, l’iniziativa e il progetto.

Grazie davvero perché non era scontato.

Il secondo ringraziamento doveroso e sentito e per la Fondazione delle Ferrovie dello Stato che ci ha ospitato in un posto unico al mondo che ha contribuito in maniera determinante a liberare e far correre i pensieri, le idee, i sogni e i progetti che hanno animato la giornata.

In un luogo diverso da Pietrarsa State of privacy ’22 non sarebbe stata la stessa cosa.

Il terzo ringraziamento è per Riccardo Luna, il Direttore di Italian Tech e di Italian Tech Academy che con la generosità che contraddistingue una manciata di innovatori italici veri e della prima ora, si è messo sulle spalle la fatica più grande di tutte le altre: quella di condurre una giornata lunga, articolata, complessa, con speaker fuori dall’ordinario, momenti di palco unici, interviste dense di contenuti e lo ha fatto, solo ed esclusivamente, perché ha creduto in quella che, quando ha accettato, era niente di più di un’idea che deve essergli apparsa una lucida follia simile a tante di quelle che ha lanciato in passato.

Grazie ai tanti relatori che hanno preso la parola, anche loro, tutti, solo per amor di condivisione del progetto e per desiderio di contribuire arrivando dagli Stati Uniti, da Parigi via Vienna, da Londra.

Penso a Kobbi Nissim, a Antonio Casilli a Marco Camisani Calzolari. Scienza, esperienza, capacità comunicativa fuori dall’ordinario.

Penso all’amico Wojciech Wiewiórowski, supervisor europeo per la protezione dei dati personali che ha aperto l’evento con alcune delle parole, forse, più belle e intense: “Non proteggiamo dati ma persone”.

Ma non può essere meno intenso il ringraziamento a chi è venuto da meno lontano e ha comunque regalato a tutti noi, un’intera giornata, la propria competenza, la propria passione, la propria esperienza.

Penso a Donata Columbro e Paolo Benanti, a Luca Berdondini e Brando Benifei, relatore della proposta di Regolamento sull’intelligenza artificiale.

Ma grazie anche a chi è rimasto a casa ma ci ha raggiunto da remoto come Max Schrems.

E un ringraziamento tutto speciale merita Roberta Capua per aver voluto tenere a battesimo il lancio del manifesto di Pietrarsa, la nostra sfida, quella per educare al valore dei dati cinque milioni di bambini nel corso 2023.

E grazie a Gianni Sinni, matita geniale, che ha dato vita, anche lui solo per amor di progetto e iniziativa, al logo dell’iniziativa “I love privacy”.

E poi grazie a dirigenti e personale dell’Autorità per esserci stati, ai tavoli e in sala, per aver reso possibile un evento inconsueto, inusuale, originale, lontano dalla loro attività quotidiana.

Grazie da ultimo e non da ultimo a chi ha raccolto la sfida che abbiamo lanciato con il manifesto di Pietrarsa: alla Polizia Postale, alla Guardia di Finanza, all’Università di Roma Tre, a Telefono Azzurro, a Marco Camisani Calzolari, alla LUISS, a Mondadori e McDonald’s insieme per un’iniziativa senza precedenti, a RTI e Sky, a TikTok, Google e Meta, a Iliad, Arduino e Carioca, alle Ferrovie dello Stato e a Roadhouse – Gruppo Cremonini.

I ringraziamenti potrebbero proseguire ancora a lungo ma, probabilmente, chi è arrivato a leggere sin qui è più curioso di sapere che succede ora.

Nei prossimi giorni le pagine di questo sito si popoleranno con i video dell’evento per chi non c’era, con il racconto, più puntuale possibile, delle sfide e delle azioni che i diciassette tavoli hanno identificato e con il racconto di quello che si è detto e scritto su State of privacy ’22, con il testo del manifesto che, naturalmente, resterà aperto alla firma e all’adesione di tutti i soggetti pubblici e privati che chiederanno di aderirvi, con i nomi dei primi firmatari e la descrizione delle iniziative con le quali ci aiuteranno a raggiungere quota cinque milioni di bambini educati al valore dei dati personali.

Sempre nei prossimi giorni pubblicheremo online le versioni integrali dei video “Le parole indimenticabili” di Stefano Rodotà e Giovanni Buttarelli dei quali, a Pietrarsa abbiamo lanciato solo due trailer.

Ma le pagine di questo sito si apriranno anche alle parole, ai pensieri, alle idee di chiunque avrà voglia di dire la sua sul presente e sul futuro della protezione dei dati personali, di proporre ulteriori sfide e ulteriori azioni, magari in relazione a temi e ambiti che non hanno trovato spazio in State of privacy ’22 e ospiteranno l’agenda degli eventi che animerà il progetto “L’Italia si tinge di privacy” che abbiamo lanciato.

Ma questo sito non sarà l’unica stazione successiva a Pietrarsa.

Nelle prossime settimane creeremo una cabina di regia dei firmatari del manifesto – quelli di Pietrarsa e quelli che arriveranno – per seguire le decine di iniziative già in programma ma anche per favorire forme di collaborazione tra chi ha raccolto o ha voglia di raccogliere la sfida che abbiamo lanciato e creeremo un’altra cabina di regia per i diciassette tavoli tematici che hanno popolato State of privacy per dare seguito alla promessa che ci siamo fatti: fare di Pietrarsa solo la stazione di partenza di un viaggio e non quella di arrivo.

E lanceremo un hashtag #stateofprivacy per segnalare – e magari far rimbalzare sul sito – ogni idea, progetto, critica o iniziativa che possa interessare a chi ha a cuore la protezione e la circolazione dei dati personali.

Ma non c’è nessuna ragione per non immaginare che altre “stazioni” possano aggiungersi a questo viaggio che è appena cominciato.

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