GPDP

Diritti Umani

PARTECIPANTI

Alessandra Pierucci (chair)
Chair of the Committee of Convention 108

Joe Cannataci
University of Groningen

Anna Colaps 
Member of Cabinet – European Data Protection Supervisor

Giovanna De minico
Università Federico II di Napoli e permanent consultant dell’Accademia dei Lincei

Bruno Gencarelli
Deputy to the Director – Fundamental Rights and Rule of Law, Head of Unit – International Data Flows and Protection, European Commission

Alessandro Mantelero
Politecnico di Torino

Estelle Massé
Europe legislative manager and global data protection lead access now

Patrick Penninckx
Head of Information Society Department – Council of Europe

Fabrizio Petri
Presidente Comitato Interministeriale per i Diritti Umani – maeci

Oreste Pollicino
member of Management Board European Union Agency for Fundamental Rights e co-founder DigitalMediaLaws

Raffaele Sabato
giudice della Corte europea dei diritti dell’uomo

Garante
Luigi Montuori
Dirigente Servizio relazioni comunitarie e internazionali

Le 3 sfide e le 3 azioni identificate dal Tavolo.

RELAZIONE FINALE

Alla presenza di esperti internazionali, il Tavolo Diritti umani ha focalizzato l’attenzione sul rapporto tra privacy e altri diritti fondamentali. Protezione dei dati e privacy possono infatti esercitare un ruolo autonomo, essere funzionali all’esercizio altri diritti, o, infine, trovarsi in una posizione di conflitto con altri diritti, rendendo necessario un adeguato bilanciamento. La protezione dei dati, inoltre, è sempre più frequentemente chiamata a svolgere un ruolo suppletivo rispetto ad alcune lacune del sistema, specie con riferimento alle nuove tecnologie, divenendo strumentale alla salvaguardia di diritti che altrimenti non troverebbero adeguata tutela, così ponendo ulteriori questioni sul ruolo della protezione dei dati in ambiti ancora non normati e sul rapporto tra i suoi principi e le future normative di settore.

In particolare il Tavolo ha individuato le seguenti sfide prioritarie del prossimo futuro e le relative strategie:

 

1° SFIDA – Protezione dei dati e diritti umani: come garantire una virtuosa interazione tra diritti fondamentali

Questa sfida è stata considerata da diverse angolazioni: a) quando la privacy agisce come diritto funzionale al godimento di altri diritti, in particolare il libero sviluppo ed espressione della personalità di un individuo, e la non discriminazione; b) quando entra in conflitto con altri diritti fondamentali, richiedendo in tal modo un adeguato bilanciamento dei diritti; c) quando la protezione dei dati è chiamata a svolgere un ruolo in assenza di altri specifici diritti.

Strategie:

  • la privacy è un diritto funzionale (enabling right) all’esercizio di altri diritti fondamentali ma per poter essere proficuamente esercitato necessita di condizioni abilitanti (enabling conditions, ad es. la parità di accesso ai servizi digitali, alfabetizzazione). Questo perché la privacy non deve essere un privilegio per pochi, ma una componente fondamentale di giustizia sociale;
  • nella costruzione di nuove policy, rese necessarie dalle incessanti sfide che la tecnologia pone, occorrono innovativi strumenti di protezione, in particolare l’introduzione di valutazioni di impatto sui diritti umani e nuovi modelli partecipativi;
  • la protezione dei dati – pur componente essenziale della tutela della persona – non può diventare la “legge per ogni evenienza”: ove emergano nuove sfide per i diritti umani è necessario individuare adeguati strumenti anche complementari alla protezione dei dati.

 

• 2° SFIDA – Diritti umani e privacy nell’emergenza: come garantire una tutela persistente dei diritti fondamentali e della protezione dei dati in situazioni critiche

L’ultimo biennio ha mostrato come situazioni eccezionali quali il contenimento di una pandemia possono giustificare misure restrittive delle libertà e dei diritti delle persone, purché simili restrizioni non conducano mai allo svuotamento di tali diritti e libertà e rispondano a specifici requisiti. Siamo oggi chiamati ad operare tale delicato bilanciamento in situazioni ancora più difficili e di emergenza, tra cui guerre, conflitti, cambiamenti climatici.

Strategie:

  • servono standard globali e un multilateralismo rafforzato per garantire la persistenza di principi indissolubili che devono mantenere la loro vitalità nelle emergenze, in linea con la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo sugli articoli 8 e 15 della CEDU;
  • le misure restrittive adottate in emergenza devono essere limitate nel tempo rendendo necessari meccanismi adeguati per tornare allo status quo ante una volta venuta meno la straordinarietà delle circostanze;
  • vi sono settori, in primis quello della sicurezza nazionale, che soffrono della mancanza di garanzie adeguate per i diritti delle persone: occorre colmare tali lacune con interventi mirati nella normativa nazionale.

 

• 3° SFIDA – Privacy e democrazia: come reagire ai rischi di una digitalizzazione pervasiva nella costruzione e tutela della democrazia

La sfida principale qui risiede nella costruzione di una “società della sorveglianza”. A causa della trasformazione digitale e della sofisticazione della tecnologia, la sorveglianza delle comunicazioni delle persone, dei dati personali e della vita privata sembra essere diventata la nuova regola sia nel settore pubblico, sia in quello privato.

Strategie:

  • nella costruzione di nuove policy è necessario un approccio olistico che comprenda non solo i diversi diritti fondamentali in gioco, ma anche diversi settori come la privacy e la concorrenza: comprendere meglio l’abuso di potere (in questo caso informativo) significa proteggere meglio il diritto alla privacy;
  • è necessaria una riflessione sulle sinergie tra le diverse autorità competenti (es. autorità di protezione dati e antitrust) al fine di costruire un sistema basato su una piena ed efficiente integrazione tra privacy e concorrenza.